martedì 5 maggio 2009

Indian Images































Mantova Sik

domenica 3 maggio 2009

Nel mondo come voglio che sia ( Mantova Sik)
"Eri fuori? Ti ho telefonato più volte, prima, e non hai risposto" mi ha premesso Kallu, nel chiamarmi dal suo villaggio, dove sta insieme a Bimla e ai suoi bambini per un marriage party, nelle funzioni di barbiere sostituendovi il padre che ha disturbi agli occhi." Si, ero fuori. Ero in India..."" In India? In quale città dell India?" Kallu ha soggiunto, stando al gioco."Te lo dirò quando sarò io a ricontattarti.E quando l' ho richiamato, ho iniziato a chiarire il senso della mia battuta." In what India City?Mantova! Ero in Mantova, e Mantova ora è una città dell India, perchè i Sikh vi celebrano la loro festa, la festa del Vaisaki.E ho cominciato a raccontargli come la festa mi abbia catturato, mentre stavo in casa, dopo mezzogiorno, e mi predisponevo per andare più tardi da mia madre a Modena,quando ho cominciato a sentire un rullare sempre più forte di tabla, di tamburi,sono accorso alla finestre , e al di là del cortile, in strada, ho iniziato a vedere la testa del corteo che sfilava, cinque portatori di bandiera con gli emblemi sik- le due scimitarre, il pugnale a due tagli e il disco del kandha - seguiti dai cinque sacerdoti delle cinque spade, che erano stati appena preceduti da delle donne che spazzavano la stradae da degli uomini che l'aspergevano per purificarla
al passaggio successivo del carro che custodiva una copia dell' Adi Sri Guru Granth Sahib, il libro sacro del Sikkhismo,
che un uomo venerabile preservava da ogni impurità sventagliando un chauri sopra i drappi che lo ricoprivano,dietro gli uomini con gli stendardi, sik in turbanti o coperti dei fazzoletti arancione della loro feei, le donne d'ogni età e condizione con i bambini, i più piccoli nei passeggini, luminose dei coloridelle loro salavar qamiz. " Kallu, sono entrato nel corteo e mi sono ritrovato in India, ero a Mantova e in India nello stesso tempo, senza prendere biglietto o volo aereo, sotto lo stesso sole meraviglioso"Ma qui, sono 44-45 gradi, in Khajuraho..." mi ha corretto Kailash.E gli ho raccontato delle tante, tante donne tra i Sik barbuti, degli uomini che offrivano frutta , samosa, dahli, mango juice e pani,ai partecipanti e a chi sulle porte, lungo la strada assisteva alla continua e festosa, rumorosa processione, che tra suoni e canti sfilava tra le chiese cristiane, chiuse e refrattarie nell' ora meridiana, nella impossibilità impassibile di allestirne di simili,
come nei tempi della mia infanzia,
sui varchi che si aprivano nei cortei,
e le pause che si producevano, per assicurare lo svolgersi dei duelli rituali di gatka, con spade, , catene.... bastoni

finché il corteo non è defluito e si è disteso all ombra dei tigli e sotto il sole degli spiazzi del palazzo Te,
non è iniziata sul palco la cerimonia finale, tra i cantori allineati, come nei padiglioni dell Hard Mela, di tre inverni or sono, in Allahabad...


" What beautiful, What Beatiful. .." Kailash ero in India, e Mancavi solo tu...tra i punjabi tra i quali tea pco farò ritorno.Felice di essere nel mondo come vorrei che fosse, come sarà all 'Avvento.

venerdì 6 febbraio 2009