Al Comitato di
redazione della Gazzetta di Mantova
Si trasmette, con
preghiera di pubblicazione
Pietà ora per Gheddafi
Che immensa sofferenza deve avere inflitto Gheddafi al
popolo libico, che liberazione si è creduto che abbia significato la sua
fine, se nessuna forma di pietà ha inibito il giubilo del
suo popolo festante, alla
diffusione senza ritegno delle scene della sua fine tremenda, in cui non più dittatore sanguinario ma inerme
vittima sanguinante, appare suppliziato, oltraggiato, messo a morte ed esposto al ludibrio
esultante degli insorti gioiosi assiepatigli intorno, animati dalla stessa
ferocia già da lui riservata alle sue vittime. “ Wow”, se ne
è compiaciuta Hilary Clinton.
E mentre le segreterie europee
d’oltralpe hanno accolto in silenzio
l’esecuzione orrenda, propiziata dai bombardamenti delle loro aviazioni, in cui è finito massacrato lo stesso Rais che avevano accolto con tutti gli onori solo un anno prima di muovergli guerra, il
nostro premier non ha mancato l’occasione per essere e dire l’opposto di quello
che avrebbe dovuto essere e dire nei
riguardi di Gheddafi: come è accaduto non più tardi dell’altra estate , quando si è prosternato
nel baciamano di chi era sceso in
Italia per insultare una seconda volta
al suo cospetto le nostre istituzioni e tradizioni, o allorché ha manifestato pietà per il Rais nelle
circostanze in cui avrebbe dovuto esprimere sdegno per la sua
volontà di infuriare sulla ribelle Bengasi, ora
in luogo della pietà riservando il
proprio cinismo alla fine miserabile e atroce di chi aveva folleggiato d’essere
il re dei re d’Africa e l’aveva reputato
suo amico, un assassinio che ha
liquidato con il gelido ricorso alla
stessa formula liturgica, “ sic transit gloria mundi”, che celebra in latino le
incoronazioni dei pontefici. Superato in questo solo dai suoi accoliti di
governo. Certo, così passa la gloria del mondo,
basta soltanto, dopo che si è atteso
la scomparsa del messaggio promozionale,
per assistere all’ulteriore ripresa del massacro del Rais, voltar pagina,
aprire un nuovo capitolo di storia, come
richiede l’assuefazione alla realpolitik
planetaria.
Odorico Bergamaschi insegnante
Piazza d’Arco 6f
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