l recente decreto sicurezza targato Salvini è semplicemente aberrante, eversivo dei principi costituzionali , “ disumano , criminogeno e razzista “, come di esso giustamente si è detto. Nelle sue norme discriminatorie trasforma in immediatamente illegittimo uno status che era legittimo, sicché chi sia in Italia quale straniero, e pur in possesso di un regolare permesso di soggiorno ha perso la protezione umanitaria, si vedrà ora negato insieme con il diritto alla residenza quelli alla salute e all’istruzione per i figli, ad un codice fiscale che gli consenta una regolare retribuzione salariale, e se perde anche il lavoro non potrà più richiederne un altro, anche se ha sempre pagato regolarmente tasse e contributi. Peggio ancora, se è un minorenne non accompagnato: diventerà automaticamente un illegale al compimento del diciottesimo anno , finendo nella invisibilità sociale, nella destinazione al crimine, nella ricattabilità e nella sottomissione allo sfruttamento più abietto , che è quanto esattamente vogliono gli estensori di questa legge, per specularci sopra in ogni senso. Nella sua brutalità di sé compiaciuta essa discrimina non solo tra “noi “e “loro”, ma tra straniero e straniero, condannando chi ne è vittima alla stessa sorte degli ebrei sotto il regime fascista dopo l’applicazione delle leggi razziali. E non si blateri l’infamia che chi resiste a tali norme odia gli italiani, proprio mentre in tempi incredibilmente rapidi si sta accertando che chi era contro i migranti e chi è straniero era in realtà contro la protezione e il soccorso degli stessi ultimi fra gli italiani, contro ogni formazione e associazione che vada a loro stessi in soccorso, contro ogni forma di volontariato solidale no profit, in mancati adeguamenti e agevolazioni e detrazioni, in tagli della finanziaria alle pensioni, ad assunzioni e infrastrutture pubbliche, a scuola e sanità. In nome della fedeltà alla Costituzione che hanno giurato, della lotta conseguente ad ogni forma di povertà e di discriminazione, non solo economica , ma relazionale e culturale, del vero decoro urbano che è umano, esorto pertanto alla resistenza civica contro il decreto Salvini gli amministratori tutti della nostra città e Provincia, Il sindaco Palazzi innanzitutto, cui la dura replica della realtà della cronaca locale dovrebbe avere insegnato che a ben poco è valso l inseguimento securitario della destra nelle forme semplicistiche e superficiali delle luminarie e della videosorveglianza di un “panopticon” cittadino onniveggente, che nulla o ben poco possono contro i delitti più orribili, gli stupri e i crimini di sangue, come si sono anche da noi verificati.
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