mercoledì 20 giugno 2012

da semplice ex insegnante di Geografia, materia ammirevole e splendida, negletta da insegnanti di Lettere e dirigenti e ordinamenti scolastici, posso dire che invece la sismicità della nostra area era saputa e risaputa, al punto che nei manuali divulgativi o nei supporti di informazione si ipotizzava una riduzione a lago dell'Adriatico settentrionale, a seguito della torsione verso nord Est degli Appennini . da ex abitante dell'area posso dire che da che ero bambino la si sentiva "ribollire", che il risveglio nella notte per eventi sismici mi è accaduto più volte.
Perchè, mi ha chiesto Matteo Cazzulani, giovane geosismiologo,non avete lanciato l'allarme prima allora?

Personalmente non faccio parte di alcuna comunità scientifica, gli ho replicato, e mi era già arduo farmi sentire in classe da studenti- anche della Bassa che trema- che mi rendevano la vita impossibile in classe. Quanto a geografi e sismologi, non so dei loro dibattiti interni, non solo teorici, o disinteressati, presumo, quanto mi va da dirti, è che è da decenni che da parte di opinionisti critici come il defunto Ronchey e Antonio Stella si lancia l'allarme sul dato di fatto che le falde del Vesuvio sono l'area sismica più pericolosa del mondo ( sul Corriere della Sera, non su bollettini specialistici...) Forse che il terremoto delle Basse ha minimante perturbato il torpore delle amministrazioni e delle popolazioni insediatevi, per resipiscenza di riflesso ( lasciando perdere le esondazioni " oramai a orolgeria",a differenza dei sismi) Grazie del fuorisacco che mi hai consentito

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