venerdì 15 giugno 2012

Cara amica ( Gabriella Parra) ti scrivo

Giovedì 14 giugno 2012
Cara Gabriella,
Se ti può confortare, nella tua esigenza sacrosanta che gli esami siamo sostenuti con serietà, sappi che a Mantova e provincia solo le scuole più disastrate ridurranno gli esami alle prove orali.
In alcune scuole- a Gonzaga- solo ieri gli alunni sono rientrati nelle loro aule per riprendere tutto ciò che vi avevano lasciato diradandosi in fuga il 29 maggio scorso, e molti studenti della provincia hanno dovuto studiare per gli esami con insegnanti di supporto, accampati nelle tende senza disporre dei libri e dei sussidi che hanno abbandonato nelle scuole al momento del sisma.
Solo tre Istituti superiori sono veramente disastrati, uno soltanto è irrecuperabile come sede scolastica –è una villa settecentesca il cui restauro comporta per la Provincia costi proibitivi ( 5 milioni di euro)- l’epicentro del sisma ha coinvolto soprattutto centri minori, per cui sono stati lesionate o sono andate di fatto perdute soprattutto le sedi scolastiche di scuole del grado inferiore. Purtroppo(Solo che) il nostro è un sisma fantasma per l ‘opinione pubblica mediatica, ed occorre patire i soccorsi e farsi inserire in ogni forma di aiuto
A mia volta rientrerò nel mondo dell’insegnamento il 14 luglio, a Khajuraho, nel Madhya Pradesh, quando dovrò rispondere alla convocazione di una scuola media inferiore per iniziare a insegnarvi italiano. Qui in Italia, invece, il mio iper-attivismo mediatico resta originato anche dal senso di colpa per essere un salvato rispetto a chi è rimasto sommerso nell’insegnamento per ancora tanti anni a venire.

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